Accensione secondaria- CPC

Secondario - Controllo uscita bobina

Connessione dell'oscilloscopio
Esempio di forme d'onda e note
Informazioni tecniche

Connessione dell'oscilloscopio durante il test:
uscita bobina

Modalità di connessione - Sistemi di distribuzione

Collegare l'uscita del sensore ad alta tensione (HT) al canale A dell'PicoScope, collegare il connettore volante con pinza a coccodrillo a una massa appropriata e collegare la pinza coccodrillo HT su uno dei cavi delle candele del motore. Scollegare il cavo della candela (lato candela) e inserire l'adattatore di prova a 30 kV come illustrato in figura 50.1.

Modalità di connessione - Sistema di accensione diretta (DIS)

Se si utilizza la forma d'onda di esempio per l'alimentazione negativa del secondario, identificare prima le due candele con alimentazione negativa. È sufficiente controllare le candele con alimentazione negativa del sistema in quanto un guasto interno al pacco della bobina verrà segnalato indipendentemente dalla polarità.
Collegare l'uscita del sensore ad alta tensione (HT) al canale A dell'PicoScope, collegare il connettore volante con pinza a coccodrillo a una massa appropriata e collegare la pinza a coccodrillo ad alta tensione su uno dei cavi delle candele del motore con alimentazione negativa. Scollegare il cavo della candela (lato candela) e inserire l'adattatore di prova a 30 kV come illustrato in figura 50.1.

Modalità di connessione - Bobina per cilindro

Rimuovere il pacco della bobina e inserire una prolunga al cavo della candela. Collegare l'adattatore di prova a 30 kV, come illustrato in figura 50.1, tra la prolunga e la bobina.
Collegare l'uscita del sensore ad alta tensione (HT) al canale A dell'PicoScope, collegare il connettore volante con pinza a coccodrillo a una massa appropriata e collegare la pinza a coccodrillo HT all'adattatore di prova a 30 kV.

Fig. 50.1
Fig. 50.2
Fig. 50.3
Fig. 50.4

Modalità di prova

La modalità di prova è uguale per tutti i sistemi di accensione menzionati. Con il motore acceso e l'oscilloscopio che visualizza le letture in tempo reale, rimuovere con cautela la connessione alla candela (o prolunga). Tale operazione viene eseguita utilizzando pinze isolanti come illustrato in figura 50.2. Quando viene rimossa la connessione alla candela, la tensione genera un arco elettrico fra gli elettrodi della candela compresa nel tester a 30 kV. L'arco elettrico è preimpostato e se la bobina è in grado di supportare questa operazione a una tensione minima di 30 kV, tale grandezza viene visualizzata sull'oscilloscopio. La forma d'onda preimpostata ha la funzione di massima tensione attivata e viene visualizzata nella parte inferiore dello schermo.

Nella figura 50.3 vengono illustrate le connessioni effettuate su una candela con alimentazione negativa su un sistema DIS. Nella figura 50.4 viene illustrata la connessione alla candela che è stata rimossa.

Eseguire questo test con la massima cautela in quanto i circuiti di alta tensione moderni possono produrre tensioni di 60 kV. Se il test non viene condotto correttamente, questa tensione potrebbe danneggiare il sistema di accensione e l'ECM.

Avvertenza
Quando si collegano oppure si rimuovono i cavi di misura dell'accensione secondaria da cavi per alta tensione danneggiati è possibile subire una scossa elettrica. Per eliminare la possibilità che ciò avvenga, collegare e rimuovere i cavi di misura dell'accensione secondaria solo quando l'accensione è spenta.

Esempio di forma d'onda di controllo uscita bobina

Note sulla forma d'onda di controllo uscita bobina

Durante la prova dell'uscita massima delle bobine e quando il cavo ad alta tensione viene rimosso, l'oscilloscopio rileverà un picco di alta tensione. L'ampiezza di tale picco in queste particolari condizioni, con la generazione dell'arco elettrico predeterminato nella candela compresa nel tester, non è la massima possibile. La tensione registrata è solo quella necessaria per generare un arco sulla distanza in aria del tester. Tenuto conto di questo elemento, la tensione massima deve corrispondere al valore 'ch A: Maximum (kV) riportato nella parte inferiore dello schermo. La tensione massima registrata in questa particolare istanza è 29,55 kV. Aprendo completamente il circuito ad alta tensione HT senza generare l'arco elettrico della candela, la tensione registrata sarebbe considerevolmente più alta ma potrebbe danneggiare i circuiti di commutazione primari dell'amplificatore o dell'ECM. Per tale motivo è sconsigliabile applicare questa modalità.
Una bobina tipica come quella del sistema DIS di cui è dotato il motore Ford Zetec produrrà fino a 60 kV, un'uscita ridotta, che produrrà ugualmente l'arco sulla distanza esarà identificato da una riduzione nella durata della scintilla.

Ulteriori informazioni relative alle forme d'onda del secondario sono disponibili nella sezione 'secondario - cavo della candela o principale del sistema di distribuzione' selezionabile dal menu principale.

Informazioni tecniche - circuiti del secondario dell'accensione

L'avvolgimento del secondario si trova all'interno dell'avvolgimento primario della bobina. Questo avvolgimento, di circa 20.000 – 30. 000 spire, è avvolto su un nucleo ferroso a lamierini multipli. Un'estremità è collegata al morsetto primario e l'altra al corpo della bobina.
L'alta tensione (HT) viene prodotta dalla mutua induzione fra l'avvolgimento del primario e quello del secondario, con il nucleo in ferro dolce che rafforza il campo magnetico presente fra i due avvolgimenti.

In un sistema di distribuzione, l'alta tensione secondaria prodotta dalla bobina viene inviata alla candela appropriata tramite i contatti presenti nella calotta del distributore.
La tensione misurata sulla candela è la tensione richiesta per generare, alle varie condizioni, l'arco fra gli elettrodi. Questa tensione viene determinata dai seguenti fattori:

La tensione in kV della candela viene aumentata a causa di:
La tensione in kV della candela viene diminuita a causa di:
Un'ampia distanza fra gli elettrodi
Una minore distanza fra gli elettrodi
Una maggiore distanza in aria del rotore
Una scarsa compressione
Una rottura nei cavi delle candele
Una miscela ricca
Una rottura nel cavo principale
Una temporizzazione errata dell'accensione
Candele consumate
Perdita a massa
Una miscela insufficiente
Candele sporche
Disallineamento fra rotore e riluttore
 

In motori vecchi il valore della tensione in kilovolt ( kV) necessario per l'accensione delle candele tende a essere inferiore a quello richiesto nei motori moderni in quanto i progetti più recenti funzionano con maggiori rapporti di compressione, una miscela aria/carburante meno ricca e con maggiori distanze fra gli elettrodi delle candele.

Un motore moderno con un sistema di accensione diretta (DIS) ha tutti i vantaggi di un sistema di accensione a energia costante, ma con il vantaggio aggiuntivo dell'eliminazione dal sistema della calotta del distributore, del cavo principale e del braccio del rotore. Ora sono stati eliminati quasi del tutto i problemi di affidabilità correlati all'umidità e alla sincronizzazione.
Anche l'accensione diretta è caratterizzata da aspetti negativi quali l'accensione di metà delle candele con una tensione negativa accettabile, mentre l'altra metà viene accesa con una tensione positiva, meno desiderabile. Questo fattore provoca un'usura più marcata delle candele alimentate con una tensione positiva.

Questo sistema, per la sua stessa natura, accenderà le candele a ogni giro, invece che a giri alterni, ed è noto anche come sistema "a scintille perse". Ciò non significa che le candele si consumeranno a una velocità doppia in quanto la scintilla "persa" avviene nella fase di scarico, quindi in assenza di compressione. Se le candele di accensione vengono rimosse ed esaminate dopo qualche migliaia di chilometri, gli elettrodi di due candele saranno ancora relativamente quadrati mentre le candele con alimentazione positiva mostreranno un'usura pronunciata.

Circuiti dell'accensione secondaria – pacco della bobina
Fig. 50.5

La figura 50.5 illustra un esempio di pacco della bobina a "scintille perse".

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